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SANTA MARIA NUOVA

che fine faranno le

Ideeeeeee 

per piazza Mazzini e piazza Magagnini ?

 concorso indetto nell’ anno 2004

progetto A 

Elaborato: architetti Roberto Angeloni,  Paolo Bonvini, Matteo Verdolini

 

   

  

progetto B - Elaborato: architetti Luca Signorotti e Roberto Girelli

  

 

  

progetto C - Arch. Cristiano Tenenti  e Ing. Daniela Giancarli 

 

  

  

C

Il concorso

Il concorso ha per obiettivo la riqualificazione delle Piazze pubbliche, denominate Piazza Magagnini e Piazza Mazzini, ubicate all'interno del Centro storico del Comune di Santa Maria Nuova.  L'ente si propone l'obiettivo principale di riqualificare con interventi architettonicamente integrati e coerenti, il centro storico del capoluogo, migliorando la funzionalità e fruibilità degli spazi, da progettare nell'ottica delle esigenze della vita contemporanea, tenendo conto che le due piazze principali debbono mantenere il valore di centro cittadino, di fulcro cioè delle attività sociali/politiche/economiche/ religiose e culturali che si svolgono nel paese

 

Due polarità collegate da un percorso dai limiti variabili:
Gli accostamenti e le trasformazioni successive del tessuto storico modificano confini e percorsi. Lo spazio è dettato da limiti a sezione variabile con spazi pubblici in successione racchiusi fra due macro -spazi.

Due nature architettonico - storiche distinte:
La natura dei vuoti è varia: il CENTRO STORICO, caratterizzato dalla specularità geometrica fra l’ampio vuoto di piazza Magagnini e il fronte monumentale della chiesa, si contrappone all’irregolarità del CENTRO ANTICO, che mantiene nei profili irregolari l’elemento di interesse principale.

Il tempo,
divide i due spazi ed è riassunto nel percorso che li collega: un tracciato dai confini variabili. Il limite reca [testimonianza] chiudendosi lungo questo tracciato, per dare a chi lo percorre la possibilità di “attraversare”.

Una piazza geometrica,
direzionata, che si propone di svuotare al centro, per ridare corpo all’asse del fronte chiesa. Si sposta il monumento ai caduti della prima grande guerra al lato della piazza, verso il centro antico, cosi da creare un secondo asse perpendicolare che dia [respiro] ad entrambe le presenze.
La facciata della chiesa trova rispondenza nel vuoto che la separa dal fronte opposto e nell’ uso del laterizio nella piazza, mentre il davanti al monumento ai caduti si ha uno spazio che gli conferisce importanza per il fatto di essere posto sul lato maggiore del piano della piazza..

Una piazza antica,
irregolare nei suoi limiti, a misura d’uomo, che presenta una promiscuità di elementi caratterizzanti, a stretto [contatto] fra loro. I limiti e l’uso di piazza Mazzini, l’accostamento di edifici diversi per età e destinazione, la mancanza di allineamenti, la presenza di edifici che non sottendono interamente lo spazio, nasce dall’accostamento fluido di elementi che devono essere restituiti ad una convivenza armonica: per questo si estrae dal tessuto il segno e lo si esplicita.
I tagli trovano la loro ragione d’essere negli accostamenti, negli allineamenti e nella pendenza delle superfici pavimentate, e scandiscono lo spazio del centro antico.
L’arredo più invasivo è posto al limite del marciapiede attuale, esso lascerà il posto ad una seduta, che avrà funzione di limite per le la sosta delle auto, nei giorni o nelle ore preposte, ricreerà senso del marciapiede, sarà un incentivo a riappropriarsi dello spazio pubblico la sera essendo esso stesso illuminazione nelle ore notturne, nei tempi e nei modi indicati.
La parte di piazza prospiciente al palazzo del comune sarà attrezzabile sfruttando gli stessi arredi fissi: la stessa facciata del palazzo comunale sarà lo sfondo degli avvenimenti pubblici, manifestazioni culturali indirizzate anche ad un uso estivo di un luogo così intimo e raccolto.

Le barriere architettoniche:
In piazza Magagnini la pendenza attuale [circa il 4.5%] viene interpretata creando nella zona centrale un piano, che ritrova la quota della pendenza esterna in corrispondenza dell’asse dell’entrata della chiesa. In questo punto si annullano tutte le differenze di quota per una fascia di circa due metri: la connessione tra gli elementi è sempre in piano.
Tutti i punti delle due piazze sono facilmente raggiungibili ed utilizzabili dai portatori di handicap; si pensa di approfondire il tema dell’uso dei corsi e dei tagli nella maglia della pavimentazione, e di usarli unitamente alle diverse lavorazioni superficiali al fine di creare percorsi per non vedenti integrandoli nel disegno complessivo di progetto.
 

elaborati tratti dal sito europa concorsi

 

 

 

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